venerdì 1 luglio 2016

Il fumetto tra cronaca e storia: il terremoto del friuli

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IL FUMETTO: CRONACA E STORIA

Paolo Cossi folletto del fumetto, alchimista del colore, ricercatore, insoddisfatto sperimentatore. Autore di graphic novel, narratore di biografie, di luoghi, interprete di storie, critico osservatore del passato e delicato testimone della vita delle persone.
Si muove nel mondo del fumetto portandoci a ricordare quanto la storia, le vicende narrate o meglio gli accadimenti divenuti proprietà di molti, diventino dinamiche della comunicazione permettendo la sopravvivenza della memoria collettiva.
Cossi entra in gioco con autorità usando il fumetto nella sua complessità di elementi narrativi, stilemi e forme, tratti e colori.
Il fumetto come veicolo di trasmissione, il fumetto come sperimentazione, il fumetto come strumento di narrazioni  e sintesi di emozioni.
Paolo Cossi ha fatto tesoro delle varie esperienze, dei diversi percorsi di ricerca e tecnica ,passando dall’ironia di Corona ai  sogni narrati di Tina Modotti, dall’avventura di Un gentiluomo di fortuna alla dolcezza dell’Uomo più vecchio del mondo.
Ha saputo raccontare anche momenti luttuosi come in  Medz Yeghern, il grande male o di 1914 io mi rifiuto, lo ha fattto da  narratore crudo che, nell’essenzialità di una narrazione per quadri, evoca il vissuto dei momenti, i sentimenti delle situazioni.
Il terremoto del Friuli, rappresenta un momento particolare nelle produzioni di Paolo, forte  delle intuizioni sperimentate, in altri lavori precedenti come Una Bomber o  La  Storia di Mara, sfrutta le possibilità dell’arte sequenziale per sfruttare la plasticità dell’esecuzione a finalità di illustrazione.
Non è quindi un libro di fumetto in senso classico, è piuttosto una narrazione per immagini che attinge a piene mani alla flessibilità narrativa del fumetto.
Per fare questo mixa immagini con taglio fotografico, tecnica di illustrazione finalizzate a dare profondità alla vignetta , tratteggi così impressi sulla carta che sembra di toccarli , scale di grigi enfatizzate a dare tono e colore ai movimenti delle vignette.
Pur mantenendo una staticità narrativa, ricordo che questo lavoro è una narrazione per sequenze, si sperimentano: la tutta pagina , la striscia tradizionale  o una particolare  pagina di micro vignette.
Nell'insieme questo lavoro vive una sua particolare dinamica, tant’è che, malgrado queste sperimentazioni, è un lavoro che si legge facilmente e con soddisfazione.
E’ il racconto di simboli, come i campanili, contemporanei alla testimonianza di persone, che rifiutano di abbassare la testa e, assoluti in un mondo di rovine, si stagliano con orgoglio  nel panorama di devastazione.
E’ un racconto di numeri e di tempo: 57 vignette, i 57 secondi della scossa , 57vignette per 57 storie, per 57 vissuti… 57 tra i tanti,  dentro i quel momento
Paolo racconta molto bene gli istanti, è un sguardo sui dettagli, su quello che era la vita prima e quello che  significherà dopo.
Strane cartoline quelle che Paolo illustra nel libro, un mondo ancorato a ritmi e vissuti, fuori dal tempo prima,  a drammi nel caos della situazione, dopo; ma tutto si riconduce  alle persone, persone che vengono oltraggiate , graffiate dagli eventi… guardate i cieli:  non è un tratteggio quello che si  vede, è  una nuova condizione che, in tutta la sua drammaticità, si prepara a strappare il velo dell’esistenza di una terra per portarla alla cronaca.. mai come prima.

Questo fumetto è anche una mostra,  strutturato in modo dinamico, mettendo insieme tutti gli elementi per aggregazioni di quadri, aggregazioni che hanno un senso indipendentemente dal senso di lettura e dal punto di partenza.
Ancora la metafora del terremoto, evento che sconvolge la visione precedente, la quotidianità, le certezze , per introdurre, comunque, un nuovo modo di percepire la realtà trasformata.
La cronaca raccontata in questa mostra trova luce e risalto nella necessità di riconoscere, nelle rovine, gli elementi della storia… che, anche se distrutti, modificati, trasformati, sopravvivono  perché appartengono alla sfera delle persone , ai loro sentimenti. 
La forza di questo lavoro sta in questo, nella possibilità di dimostrare come si possa fare fumetto raccontando di avvenimenti sicuramente tristi, lasciando al lettore una sensazione di coinvolgimento, partecipazione, ma anche di leggerezza profonda.


Buona Visione, Bottecchia Vincenzo. 


SACILE Aprile 2016


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